13 aprile 2021
La settima edizione ha visto un’impennata sia nel numero di racconti pervenuti che nel numero degli autori che hanno accolto la sfida degli 8.888 caratteri, superando di molto le cifre relative alla sesta edizione.
Molti sono stati gli autori che rinnovano la partecipazione di anno in anno e coloro che ci hanno inviato parole di apprezzamento per questa nostra iniziativa e per l’organizzazione. Molte molti, tra autrici e autori, hanno partecipato per la prima volta al Concorso 88.88 inviando uno oppure due racconti. A tutte e a tutti vanno i nostri affettuosi ringraziamenti.
Durante lo svolgimento della settima edizione del Concorso 88.88 è stata costante la presenza del nostro partner Aurora – Aurea Signa – Officina della Scrittura che, come ogni anno, a partire dalla prima edizione, ha messo a disposizione le prestigiose stilografiche e penne, tra le quali due Aurora 88, che verranno consegnate agli autori dei racconti classificatisi dal primo all’ottavo posto. Ringraziamo Aurora e i suoi responsabili per la collaborazione e il supporto.
Un grazie di cuore ai giudici: ultimi, ma non per questo meno importanti, i quali hanno letto e valutato i racconti e grazie al cui impegno è stato possibile stilare l’elenco dei vincitori.
Questa la classifica dei racconti premiati, dal primo all’ottavo posto:
1) Questo – Arturo Caissut – Cervignano del Friuli (Udine)
Questo è un racconto. Questo va bene. Questo è ciò che succede quando nella vita non va come credi o come speravi andasse. Questo è una fotografia sui figli, sui genitori e sulla vita. Questo ti lascia senza fiato, ti fa sorridere e piangere e ti dà un senso di rivincita che solo gli animi forti sanno immaginare.
2) Ciao, figlio mio! – Carlo Monteleone – Palmi (Reggio Calabria)
La tragica sorte dell’umanità durante uno di quei momenti nei quali vorremmo essere altrove. La tragica figura di un uomo rimasto ad aspettare un ritorno che non ci sarà mai. Un addio straziante, che buca l’anima, scritto con maestria e sapienza.
3) La Matricola – Sandra Puccini – Quarrata (Pistoia)
La vita è un’insegnante rigorosa: le nostre origini non si cancellano. Per quanto ci sforziamo di apparire logori di piacere per quello che siamo oggi, rimaniamo ciò che eravamo. Un racconto bellissimo, pieno di pietà e di lavoro. Perché la vita è anche quello che vogliamo che diventi. Ogni giorno.
4) Socialpatico – Valeria Barbera – San Giorgio a Cremano (Napoli)
I danni dei social network sono evidenti a tutti, ma gli emarginati ci sono stati sempre e sempre ci saranno. Un racconto equilibrato e scritto in modo cinematografico, con le scene che seguono i cambi di visuale, con i genitori che si accorgono improvvisamente di avere un figlio. Errore madornale. L’ultimo.
5) Fratelli – Marco Brunelli – Colle Val d’Elsa (Siena)
La guerra è sempre brutta. In questo racconto la guerra alimenta la volontà di dare dignità a un fratello ucciso oltre le linee nemiche, e allora sfidi la sorte sperando di farcela. Scritto con delicatezza, rigore, armonia e dolcezza, ci mostra il coraggio che ognuno di noi vorrebbe avere: quello di rischiare la propria vita per riportare a casa un fratello.
6) Mamma – Rachele Coerezza – Milano
La morte porta sempre via i doni più belli della vita. Uno di questi è la nostra mamma. Il Natale porta sempre la speranza di un futuro migliore e senza dolore. C‘è un senso di pace e di calore in questo breve e lucido racconto. La conclusione fa spuntare una lacrima che colma la tristezza dei nostri ricordi.
7) Arthur Gray – Roberto Morassi – Pistoia
Dobbiamo fare attenzione alle nostre vittorie perché quel senso di conquista tanto desiderata può portare alla sconfitta più grande. Vincere non è mai solo vincere. In ogni vittoria si perde qualcosa. Un racconto che sorprende come ha divertito e sorpreso il protagonista. Si dice che quando si chiude una porta si apre un portone, non sempre è così.
8) Doppio – Erna Corsi – Verona.
Non si inganna la morte. Questa è la terribile verità. Un racconto scritto con la coscienza che la vita è un gioco, ma che a un certo punto arriva la resa dei conti. Comprenderlo quando piangi per la morte di te stessa è un fatto straordinario. Abile e ben congegnato miscuglio di inganni infantili, perpetrati fino all’ultimo macabro scherzo.
Ai vincitori vanno le nostre più vive congratulazioni.
In aggiunta ai racconti classificatisi dal primo all’ottavo posto, l’Associazione culturale Yowras ha deciso di evidenziare altri otto racconti a cui è stata assegnata, ex aequo, una menzione speciale.
La menzione speciale dell’Associazione culturale Yowras ha l’intento di evidenziare ulteriori otto racconti che si sono distinti per lo stile, il tema trattato o le soluzioni narrative adottate.
Questo l’elenco, in ordine alfabetico per autore, dei racconti a cui è stata assegnata la menzione speciale:
- Il testimone – Lorenzo Ambrosi – San Giovanni Ilarione (Verona)
È il racconto di una grande gara che si dipana nel tempo, tracciando un parallelo fra una staffetta 4×100 e la vita. Corriamo tutti per qualcosa, forse solo per restare vivi, ma i nostri figli prenderanno da noi quel testimone, quel piccolo insignificante bastone di legno, per correre la loro staffetta e passarlo a loro volta. Ad ogni parola si sente il profumo di voglia di nuovo, che spalanca le porte alla speranza.
- Maria – Raffaello Corti – Bergamo
L’amore non conosce confini. Quando però l’amore e la malia si intersecano diventano dolcezza senza fine, diventano una vita passata ad aspettare, diventano la speranza che non si nega a nessuno. C‘è una calma profonda in tutto il racconto, una calma che porta dritto al mare su di una Gilera d’altri tempi.
- Ottantotto ottentotti – Mauro Dessì – Cagliari
Raccontare può essere un gioco, e quando questo gioco diventa sfida fra le parole, allora la bravura dell’autore crea qualcosa di molto divertente che ti tiene incollato alla storia, ai calembour, alle provocazioni, alle cariche di cavalieri improvvisati e alle torte lavate col sapone. Fino all’ultima parola sulla quale ridere ancora una volta.
- Perline – Cristiana Lardo – Roma
La vita non è seguire la corrente, ma infilarcisi dentro e poi farla andare dove vogliamo noi. La protagonista studia filosofia e finisce a fare l’estetista. Sembra una sconfitta. Non lo è se sei disposta a creare qualcosa di nuovo e allora diventi un’artista, e la filosofia estetica diventa arte della vita, l’arte di farcela e di essere felici.
- Un signore e il gregge – Davide Naretti (16 anni) – Torino
È una staffilata al cuore. Siamo il gregge, lo sappiamo, ci fermiamo a guardare le banalità della vita, sappiamo ciò che stiamo facendo, e che possiamo farne a meno, ma lo facciamo perché siamo nel gregge e il gregge fa quello che fanno gli altri. È la verità terribile: sentirci parte di un gregge ci rassicura nella totale disarmonia con la vita. Una lezione impartita con grande stile.
- Agnese – Chiara Perego – Mandello del Lario (Lecco)
Agnese sa parlare e parla con chi vuole lei, e lo fa anche se è impossibile. Agnese ha cinque anni e nessuno le presta troppa attenzione, e allora lei intreccia conversazioni che sono coccole per il cuore. Un racconto scritto con l’ingenuità dell’anima, con la purezza della fanciullezza, con l’innocenza che rende facile il sogno. Un quadro che fa pensare.
- Due litri di aceto balsamico – Andrea Pirani – Gallarate (Varese)
Alla fine vai a vedere se la storia che hai appena letto è vera. E ti accorgi che il protagonista è solo la voce dell’autore che non solo prende in giro la signora, ma lo fa anche con te, con un gioco che diventa storia e una storia che diventa il pretesto di un gioco. Scritto con ironia, arguzia e voglia di divertire, porta un sorriso convinto in fondo al cuore mentre speri che la signora creda al racconto, come hai fatto tu.
- Fame – Susanna Vasta – Pistoia
La vita è una favola a lieto fine, e noi ci accorgiamo di quello che succede attorno. Dobbiamo solo avere il coraggio di essere dei buoni vicini di casa. Bella lezione, da tenere ben presente, scritta con una voglia affamata di raccontare come stanno le cose. Un racconto che ci dice che non dobbiamo girare la testa dall’altra parte.
Nota bene: Non è in alcun modo prevista da parte dell’Associazione culturale Yowras la pubblicazione o la comunicazione di classifiche oltre l’ottavo posto.
Ogni partecipante il cui racconto è stato ammesso/i cui racconti sono stati ammessi riceverà via mail le notizie riguardanti la pubblicazione dell’elenco dei vincitori.
Gli aggiornamenti relativi al Concorso 88.88 sono pubblicati sul nostro sito e sulla pagina facebook della nostra Associazione culturale
Festa di Premiazione
E’ in corso di verifica la possibilità di svolgere di presenza, nella seconda metà del 2021, la Festa di Premiazione che, per le precedenti cinque edizioni del concorso, si è svolta presso il Salone Internazionale del Libro di Torino e che nel 2020 si è svolta totalmente da remoto nel mese di ottobre.
Ogni partecipante il cui racconto è stato ammesso/i cui racconti sono stati ammessi riceverà via mail, con adeguato anticipo, gli aggiornamenti riguardo allo svolgimento della Festa di Premiazione della settima edizione.
Come da tradizione, il numero dei racconti pervenuti verrà comunicato nel corso della Festa di Premiazione.